Buoni propositi fashion 2025

Non fatelo. Non cominciate questo nuovo anno stilando una lista di propositi buoni e impossibili.

Dopo le pigre giornate di pennichelle sul divano, panettoni e gozzoviglie, riprometterci che tutti i giorni ci alzeremo all’alba a meditare, andremo a correre in pausa pranzo, risponderemo subito alle e-mail in arrivo e bandiremo la cioccolata dalla dispensa ci dà la carica. Lì per lì ce la caviamo, ai primi intoppi ci rassicuriamo con giustificazioni plausibili. E solo di fronte al deragliamento conclamato ci arrendiamo con un misto di disillusione e sollievo, perché, diciamocelo, manco Wonder Woman ce la farebbe a star dietro a una TO DO list così forsennata.

Ogni inizio d’anno ha un forte valore simbolico tra cosa scegliamo di lasciarci alle spalle e cosa invece cerchiamo di coltivare in noi. Il problema è che spesso, nella costruzione di un nuovo sé, partiamo dalla cima, senza consolidare le fondamenta. Ma se per prenderci più cura di noi, partissimo dall’armadio?

Pensateci bene, è un’operazione molto più significativa di quanto ci autorizziamo a pensare, perché è lì, di fronte a uno specchio, che ogni mattina decidiamo di sorridere a noi e alla vita.

Pensateci bene, è un’operazione molto più significativa di quanto ci autorizziamo a pensare, perché è lì, di fronte a uno specchio, che ogni mattina decidiamo di sorridere a noi e alla vita.

I buoni propositi fashion hanno molte probabilità di riuscita, se ci ascoltiamo veramente

Una morning meditation o una sgambata al parco rinvigoriscono corpo e spirito tanto quanto uscire di casa sentendoci bene in ciò che abbiamo addosso. Allora perché non approfittare di queste serate invernali per dedicare del tempo al nostro guardaroba, ovvero a noi stesse? 

 

I buoni propositi fashion hanno molte probabilità di riuscita, se ciascoltiamo veramente.
Qui di seguito, vi lascio la mia lista. A qualcuna potrà risuonare, altre magari si sentiranno distanti. La condivido come semplice spunto perché ciascuna crei la propria. E sarei felice di lasciarmi ispirare dalle vostre, se avrete voglia di raccontarle.

Art 3 Shoppable Desktop Marina Rinaldi
Giacca in saglia di misto viscosa

Marina Rinaldi

Giacca in saglia di misto viscosa

€ 350,00
Blusa in chambray di cotone

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Blusa in chambray di cotone

€ 180,00
Jeans in denim di cotone

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€ 225,00
Abito in maglia

Marina Rinaldi

Abito in maglia

€ 270,00
Décolleté in pelle

Marina Rinaldi

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€ 380,00
Giacca in batavia di lana stretch

Marina Rinaldi

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€ 550,00
Collana e orecchini in strass

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Collana e orecchini in strass

€ 220,00
Cintura in pelle animalier

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€ 70,00
Art 3 Shoppable Mobile Marina Rinaldi
Cintura in pelle animalier

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Giacca in saglia di misto viscosa

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€ 350,00
Blusa in chambray di cotone

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Jeans in denim di cotone

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€ 225,00
Abito in maglia

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€ 270,00
Décolleté in pelle

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€ 380,00
Giacca in batavia di lana stretch

Marina Rinaldi

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€ 550,00

1 - Lascia andare. Il tuo armadio racchiude la tua storia, ma ha senso tenere quei pezzi che appartengono al tuo passato? Regalali alle amiche, vendili online, donali a chi può averne bisogno e creerai spazio fisico e mentale per una nuova immagine di te. Tipo con indosso un blazer doppiopetto in cady, mai avuto prima.

2 - Compra solo ciò che ti rende felice. Se sei onesta con te stessa, lo sai quando lo shopping è una gioia e quando una compensazione o un capriccio. Un paio di jeans che mi calzi a pennello, nel mio caso, è motivo di giubilo e gaudio.

3 - Bada alle composizioni. Ogni capo ha al suo interno un’etichetta dove sono riportati chiaramente i materiali di cui è composto, leggila. Una camicia in popeline di puro cotone sarà un’alleata per la vita.

4 - Domandati a cosa ti serve. La funzione d’uso del capi nel tuo armadio è un aspetto importante da valutare, senza diventare prevedibile. Chi lo dice che un cappotto azzurro lo usi meno del classico black?

5 - Sorprenditi. Una gonna di paillettes, per un incontro di lavoro? Se ti dà la giusta carica, why not.

Cristina Manfredi

Chi è la penna dietro al Nuovo Fashion Journal di Marina Rinaldi

Biellese di nascita, milanese d’elezione, è una giornalista di moda, costume e società, con il pallino del buon umore. Ha lavorato come quotidianista per Milano Finanza Fashion per poi spostarsi a Vanity Fair, da cui si è dimessa per dedicare più tempo ai progetti personali, alla scrittura, al tango, alla corsa e ai suoi amatissimi gatti. Oggi è una contributor per Vanity Fair, L’Officiel, Marie Claire, Style Magazine - Corriere della Sera.

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