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Simply yourself

Adesso noi stringiamo un patto. Facciamo finta di poterci guardare negli occhi e promettiamoci che, con l’arrivo dell’autunno, non andremo in giro sciatte. Va beh, se siamo qui, io a scrivere e voi a leggere, è perché la moda ci piace e ci basta mettere il nostro vestito preferito per sentirci bene, quindi sciatte vere mai lo saremo.

 

Però dai, ci siamo capite, fuori il cielo è un po’ più grigio, sul lavoro facciamo il triplo carpiato un giorno sì e l’altro pure, la famiglia l’adoriamo anche se star dietro a tutto e tutti è un’impresa.

 

È un attimo che ci rifugiamo nella comfort zone della daily uniform, magari una casacca e pantalone, sempre impeccabili, niente da dire, ma noi lo sappiamo che possiamo fare di più. Volete un’ispirazione? Facile, buttate un occhio alla campagna di Marina Rinaldi per l’Autunno-Inverno 2025/26. 

 

Sofia Klimkovski, Anneta Popova e Arnelle Shaniqua sono le tre talent che la fotografa Julia Noni ha scattato negli spazi ipnotici del Centro Culturale Internazionale Oscar Niemeyer di Avilès, nelle Asturie in Spagna, progettato proprio dal grande architetto brasiliano.

 

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Il claim di stagione parla chiaro, Simply Myself, semplicemente me stessa, il che badate bene, non vuol dire mi metto su la prima cosa arraffata nell’armadio e ciao.

Lasciare emergere la nostra essenza significa, al contrario, celebrare il nostro aspetto, valorizzarlo per ciò che è, metterlo in condizione di risplendere. Quanto è pratico scivolare in un look passepartout, sobrio, discreto, quasi invisibile? Molto, niente però in confronto al piacere di piacersi.

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Guardate Sofia, Anneta e Arnelle: pensate si sarebbero divertite allo stesso modo durante lo shooting senza quel blouson faux-fur portato sulla longuette a tubo, o rinunciando al trench di pelle sulle slingback a punta? E che dire del cappottino grigio incrostato di paillettes, della cappa nera profilata di pelle? Sono solo vestiti e uno vale l’altro? Io non credo, e voi?

Un’ultima cosa, quando guardate il video, prestate attenzione anche alla musica e alle parole. La colonna sonora l’ha scritta ad hoc la compositrice, modella e attrice Lily Oakes. Mentre per il voice-over la scrittrice, autrice e attrice Katya Boirandha ha dedicato una poesia alla libertà di esplorare innanzitutto se stessa. Ve la trascrivo qui. Secondo me vale la pena di leggerla con attenzione e, perché no, recitarsela pure  ad alta voce.

 

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Cristina Manfredi: la penna dietro al Nuovo Fashion Journal di Marina Rinaldi

Biellese di nascita, milanese d’elezione, è una giornalista di moda, costume e società, con il pallino del buon umore. Ha lavorato come quotidianista per Milano Finanza Fashion per poi spostarsi a Vanity Fair, da cui si è dimessa per dedicare più tempo ai progetti personali, alla scrittura, al tango, alla corsa e ai suoi amatissimi gatti. Oggi è una contributor per Vanity Fair, L’Officiel, Marie Claire, Style Magazine - Corriere della Sera.